Il Margine Operativo Lordo (MOL) è un indicatore di redditività di un’azienda che misura il profitto generato dalle attività principali, escludendo le tasse, gli interessi attivi e passivi e altre voci di ricavo e costo che non hanno una manifestazione finanziaria. Nonostante non sia codificato nei principi contabili IFRS-EU, il MOL viene spesso usato per valutare la gestione economico-finanziaria e stimare il valore del flusso di cassa operativo e del valore dell’azienda stessa. Il MOL è anche utile per comparare le performance di diverse aziende dello stesso settore attraverso l’uso di multipli comparati, valutare l’efficienza dell’azienda e determinare se può generare ricchezza attraverso le sue attività operative. Infine, il MOL viene spesso utilizzato per calcolare alcuni indicatori che misurano la sostenibilità del debito finanziario.
Come si calcola il MOL
Prima di procedere al calcolo del Margine Operativo Lordo, è necessario effettuare una riclassificazione del Conto Economico. Esistono due alternative per il calcolo del MOL:
- Sommare gli ammortamenti, l’utile, le svalutazioni, gli accantonamenti, le plusvalenze, le minusvalenze, i proventi finanziari e i ricavi non caratteristici e poi sottrarre gli oneri finanziari e i costi non caratteristici.
- Sommare i ricavi e la variazione delle rimanenze (cioè il valore della produzione) e quindi sottrarre i costi delle materie prime, i costi dei servizi, i costi del personale e altri costi di struttura.
MOL e EBITDA: differenze
Il Margine Operativo Lordo (MOL) e l’EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization) sono spesso confusi, ma sono indicatori che misurano grandezze diverse. La differenza tra il MOL e l’EBITDA risiede nel fatto che l’EBITDA include gli accantonamenti, mentre il MOL li tratta come ammortamenti ed esclude queste voci. Pertanto, il valore dell’EBITDA può essere inferiore rispetto a quello del MOL e rappresentare una stima più prudente del flusso di cassa operativo potenziale.
Va notato che le società quotate spesso utilizzano l’EBITDA Adjusted nei loro documenti finanziari, che tiene conto dell’utile o della perdita che l’azienda avrebbe ottenuto senza componenti straordinarie. Questo semplifica l’analisi dell’andamento dell’attività e migliora la comparabilità dei risultati nel tempo.
Inoltre, è importante considerare che la differenza tra il Margine Operativo Lordo e l’EBITDA può essere significativa, soprattutto se si utilizza il margine per valutare la sostenibilità del debito attraverso l’indice Debt/EBITDA.
Cos’è meglio usare tra MOL e EBITDA?
Gli analisti finanziari considerano il Margine Operativo Lordo (MOL) un indicatore migliore di redditività rispetto all’EBIT perché quest’ultimo sottovaluta i flussi di cassa. Il MOL, diversamente dall’EBITDA, include gli ammortamenti e gli accantonamenti, che rappresentano un surplus finanziario che l’azienda può utilizzare in qualsiasi momento poiché non comportano un’uscita finanziaria, ma solo un costo contabile.
Tuttavia, è importante fare attenzione quando si dipende troppo dai flussi di cassa generati da elementi non monetari come gli ammortamenti e gli accantonamenti per il pagamento del debito. Un’azienda con un elevato MOL e un basso EBIT, che ottiene prestiti basandosi sulla stima del primo valore, potrebbe avere problemi:
- Se utilizza i flussi di cassa derivanti dagli ammortamenti per rimborsare gli oneri finanziari invece di investire in attività in conto capitale, rischia di compromettere le sue prospettive di crescita.
- Se continua a investire in attività in conto capitale per coprire i costi del debito, deve dipendere da nuovi finanziamenti.
Per scegliere se utilizzare il MOL o l’EBITDA bisogna basarsi sulle caratteristiche dell’azienda e sulle sue prospettive di crescita, nonché sul grado di prudenza che si desidera dare all’analisi.